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Pubblicata il 17/12/2019
cinguettando come una cinciallegra sopra un ramo di ciliegio dopo un incontro clandestino con un cormorano delle isole Cicladi,
cincischiai un poco e poi, colto da un consistente condizionamento, mi fiondai a capofitto su una pista ciclabile circumlacuale ma calcolai male una curva per cui capitombolai catastroficamente come un castello di carte sopra un comodino dell'Ikea.
così mi causai una cospicua contusione al coccige che mi costrinse ad una lunga convalescenza presso la "Clinica Campa Cavallo" nel Cremonese.
fortunatamente conobbi una cavallerizza di Caserta che era caduta da cavallo battendo anche lei il coccige su una lastra di calcestruzzo durante un carosello di carnevale mentre trainava un carro di cartapesta che raffigurava una corsa di cani durante una battuta di caccia nei pressi della circumvesuviana.
così la invitai nel mio chalet sui Carpazi e la conquistai con una cenetta super da grande chef a base di canapè di carciofi alla catalana,
crostino di cuore di caimano al cumino con crauti, caciocavallo in crosta con cipolle caramellate alla curcuma e, per finire una croute di cocomero al Calvados con ciliegine
del Cilento; il tutto innaffiato da un clamoroso Champagne Cristall taroccato comprato dai cinesi.
poi, arrapato come un camaleonte dopo aver catturato una cicala cornuta della Cambogia, la concupii cavalcandola calorosamente a chiappe chiuse concludendo la cosa con un coitus innterruptus da Coppa dei Campioni .......e, che c....o !!
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