PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 15/12/2019
Prendo la matita.

concordo sul calore dell’accordo,
incuriosita dal linguaggio
e dal rimbalzo,
forse resuscito,
sorrido e rasento il ridicolo
senza temere il pericolo.

e’ un fatto metrico,
allucinato e non anagrafico,
dall’ultimo Battisti
fino a questo linguaggio.

forse si apre una breccia
nel mezzo di un bonifico,
pensando a Lugrezia che aspetta di essere
e di annaffiare tutto il suo dolore
anche se non esiste.

finisco di sperimentare
e torno al mal di pancia
del conto che non torna
e che ritorna
e della nutella sulle sardine.

oggi non ci sono tracce di donna,
se non di carta e d’inchiostro,
ne profumo di Dio,
ma mi sento libero
o, meglio,
meglio.

e se tutto fosse possibile
dentro un fumetto eterno?

prendo la matita
e cancello una polemica;
prendo la matita
e sbullono la mia vita
sul pavimento del salotto.

e la rimonto a pastello
un po' come mi pare
o almeno così mi pare.

questa è la strada
dopo tre blog in un anno
e te lo confermo:
la regola della parola non esiste.

spesso me ne dimentico:
d’ora in poi lo scriverò
con una matita
usata di piatto.
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