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Pubblicata il 25/11/2019
Commemorar
di canto e di vittoria,
la dolorosa storia
del passato mai dimenticato.

figli deportati,
costipati nei vagoni privi di libertà,
tormenti e torture
tra fosse e fornace ardenti,
nei lager cadono infinite
vittime incolpevoli.

ancor oggi, il dolore della morte
vive tra epigrafi del tempio,
scritti con innocente sangue;

ancor oggi, vaga senza volto
il popolo peregrino,sterminato
d’ inganno dall’ingiusto tiranno;

ancor oggi aleggia all’ingresso
del campo di sterminio,
il cinico stemma:
“il lavoro rende liberi”;

ancor oggi, domani,
doveroso è rivivere:
“Giorni di Memoria”,
rievocar con occhi lucidi,
preghiere e salmodie,
imprimere rime con lacrime
su pergamene,
immortalar perennemente il triste evento.

a te
giovane d’ oggi, uomo di domani,
alza il vessillo all’atrocità compiuta,
grida al mondo intero pace e amor,
dimenticar…non sia Mai.
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