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Pubblicata il 27/02/2003
Questa movimentata distesa
verde e grigia
E' indifferente e tace
Alla furia del mare
Alle tempeste sui monti
Ma paesaggi artificiali
Ma finti sorrisi

Costruisco allora un trono
Sopra le rovine
E' di foglie bagnate di rugiada
E' di fili d'erba splendenti di
Una coppa di smeraldo
E' di ragnatele di sogni
E schegge di lucidità

Questa indifferente distesa
Per lo più grigia tace
Questi echi di stelle da lontano
Navigano sopra antichi mari invano
Navigano lo specchio del cielo stellato

E un bardo cantava
La canzone di colui che viaggiava
Per il mare

Ora qui è tutto silenzioso
Nel suo moto continuo di vanità
Ed ero seduta sopra pietra ad ascoltare....


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Mi sono un po' ispirata al poema "The seafarer"! (XII sec. mi pare!)
Grazie delle tue parole. Mi rendono felice.
Algiz

il 01/03/2003 alle 14:02