PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 28/10/2019
Gotham non è solo una città creata dalla nostra immaginazione
Essa è realmente l'universo in cui vive la nostra aberrazione

Ognuno di noi nasce e segue un percorso condizionato da eventi
Arthur Fleck ha vissuto indiscutibilmente dei primordi irriverenti

Quello che gli accade sarebbe potuto succedere ad ognuno di noi
Sfido chiunque messo spalle al muro dalla vita e dai cinici avvoltoi

Ho compreso il suono e il tono della sua melodrammatica risata
Ne ho colto le disperate grida interiori e la forza alterata

Ho osservato le movenze della sua danza nella tetra evoluzione
Ne ho disegnato il desiderio d'amore malgrado fosse illusione

Follia contro follia, un figlio e una madre che non sono mai stati tali
Con un guanciale la nuova identità ne sopprime le commedie mentali

Non me ne si voglia, ma io non ho avuto alcuna pietà in conclusione
Ha eliminato solo persone che meritavano tale afflizione

E' paradossale che Batman affronterà l'eroe degli emarginati
Inconsapevolmente difenderà l'alto ceto con i suoi affiliati
  • Attualmente 4.6/5 meriti.
4,6/5 meriti (5 voti)

Ti sei superato, Sir! Ottima scelta del soggetto, anche se è un film che parla di tematiche sempiterne. Bella disamina in versi, e Batman che è sempre stato il mio preferito dovrà impegnarsi a fondo per decifrare i reali problemi che scuotono una realistica Gotham...

il 28/10/2019 alle 15:50

Grazie infinite, Francesco! Il mio è anche un suggerimento a futuri sceneggiatori che potrebbero scrivere un film ove L'uomo Pipistrello, ravvedutosi, combatta finalmente il mero nemico di questa nostra società!

il 28/10/2019 alle 16:13

Ho visto io pure Joker la sera scorsa, e, questi tuoi versi, Sir, ne tratteggiano appieno con stile e acume che per altro ti sono consoni, trama e significati palesi e reconditi. I precedenti Joker della saga dell'uomo pipistrello, hanno tutti lasciato una impronta, che il Joker attuale ha interiorizzato citandoli persino con movenze e cadenze, ributtandoli indietro amplificati e graffianti come arpioni, sorprendendo e denunciando indicandoci uno ad uno nelle nostre comode poltrone dei multisala, intossicandoci con il fumo delle mille sigarette e infliggendoci con il suo riso le cicatrici che altri Joker avevano truccate sul volto, mostrandocele tatuate dentro la sua anima..Bravo Sir che come sovente accade, tratti temi di attualità che portano a pensare ed a pensarsi, esponendoti !!!

il 28/10/2019 alle 18:06

Carissimo Sergio, ti ho sempre ammirato e stimato per la persona e il poeta che sei! Ti ringrazio immensamente per la tua profonda e intelligente partecipazione! Ti abbraccio come un fraterno amico! Sinceramente! Sir Morris

il 28/10/2019 alle 18:16

Grazie, Jim! Rispetto la tua versione... che peraltro non si discosta molto dalla mia! E' stato un piacere leggere la tua partecipazione così intensa! Un abbraccio sincero!

il 29/10/2019 alle 10:24

Le ingiustizia subite sono boomerang sociali, sempre. La follia anche per Joker è necessità per copertura del dolore che nei tuoi versi trasmetti con incisività e che io ho avvertito con intensità attraverso anche la tua descrizione della risata isterica del protagonista. Il tuo auspicio dell'arrivo di eroi che sappiano guardare oltre, come te, e che portino equità sociale, è anche mio. Bravo, mi hai fatto vedere il film seduta al tavolo della cucina.

il 29/10/2019 alle 20:54

Che meraviglioso commento, Delfina! Hai dimostrato una tripla immedesimazione: sceneggiatore, protagonista e Sir! Ci inchiniamo al tuo cospetto per la tua sensibile intelligenza intellettuale e sociale! Grazie assai, poetessa! I miei omaggi!

il 29/10/2019 alle 21:04