PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 25/02/2003
Il viaggio
fu piacevole:
comoda la carrozza
e il caso
mi diede per compagnia
una gentile signorina,
ma alla locanda
" Della Posta ",
lei non scese.
L'ostessa
mi magnificò il suo vino
e mi servì
una robiola delicata
e pane del monferrato.
Adesso,
seduto al tavolino,
in questa stanza
mia per una notte,
osservo la candela
spegnersi poco a poco.
Mi alzo,
guardo fuori
le torri,
i campanili di questo paese,
il suo profilo
così nero,
grifagno,
puntuto
che posso seguirlo con un dito.
La luce fioca
dei lumi a petrolio,
azzurra,
irreale,
segue il rumore di un passo,
un'ombra che scappa veloce:
forse un peccato,
forse un rimpianto,
forse un mistero.
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di sottile fascino vagamente misterioso soprattutto nel finale...mi prende per il susseguirsi delle scene che corrono come la pellicola di un film...anche questa bellissima...ti giunga il mio bacio ammirato...cri

il 26/02/2003 alle 00:47

E' una poesia ispirata a certi racconti di viaggio dell'ottocento, con queste descrizioni un po' ingenue e romantiche ma sottilmente affascinanti. Grazie ancora per il bellissimo commento.Un bacio.
Michele

il 26/02/2003 alle 16:50

ecco..mi hai presa per mano econdotta con te..nel tuo viaggio di luci ombra ,penombre e misteri..Affascinante....A proposito..non ti ho chiesto se mi volevi..Hehehe,ciaoooo..Luna

il 26/02/2003 alle 18:55

Magari eri tu, la gentile dama che non è scesa all'albergo... Grazie per le belle parole di commento. un bacio.
Michele

il 26/02/2003 alle 20:02

molto bella trigorin fa sognare come un libro antico
dove si respira aria di pace
un bacione MG:)

il 26/02/2003 alle 23:06

E' una poesia dedicata ai viaggiatori di una volta, su carrozze a cavalli e a quelli di oggi, su aerei iperveloci. Grazie per le belle parole di commento. Un bacione.
Michele

il 27/02/2003 alle 16:51