poveri versi
scrivo per me
e li depongo
come carezze sul volto
dell’anima.
versi che volteggiano lievemente
sospinti da aliti stupiti,
petali di pensieri
vestiti di silenti malinconie.
paiono briciole di nuvole incantatrici
a nutrire il sogno in divenire
prima che il giorno
coi suoi strilloni di periferia
tutto tramuti in angoscia,
trasportando lontano i miei sospiri.
22/1/2009
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