PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 25/02/2003
Sorprende sempre
trovare dietro ad un canneto,
nascosta
dietro una macchia d'alberi
o una curva
la stazione,
il nome del paese
dipinto sui muri
da troppi anni
di sole,
di vento e di acqua.
Ma il treno
che arriva nella caligine,
è sempre una sorpresa
di soste e cartoline
spedite per scommessa,
di partenze e fischi
come tuffi al cuore.
Prossima fermata
tra quindici chilometri.
Quindici chilometri
persi dentro a un secolo
di nebbia sempre uguale
e di pianura.
Un albero, ogni tanto,
un paese
di case basse,
di aie e di cortili
e viaggiatori,
persi tra pensieri
di fumo, di partenze
e di valigie.
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fresca e straordinariala tua poesia visiva come non mai...mi hai fatto venire in mente cinque piccole stazioni affacciate sul mare...piene di voci e colorati profumi...grande michele...un bacio notturno cri

il 26/02/2003 alle 00:42

Sono stazioni immerse nel caldo afoso o nella nebbia della pianura... a volte ci si stupisce che possano esistere. Grazie, Cri, per lo splendido commento. Un bacio.
Michele

il 26/02/2003 alle 16:46

poeta con il cuore di pittore..dipingi acquerelli delicati,ma profondamente scolpiti..di sapori, di profumi..di sfumature che arrivano dritte al cuore...Adios..Miki...Luna

il 26/02/2003 alle 18:53

Sono queste stazioncine, dove si fermano solo i treni locali, ad affascinarmi... grazie per le bellissime parole di commento. Un bacio.
Michele

il 26/02/2003 alle 20:05