era seduta in disparte
al suo solito banco di scuola
tra le matite e i righelli
sparsi sul foglio a quadretti
con la testa fra le mani
scossa più volte
nella speranza che avvicinandosi
qualcuno l'aiutasse
e provasse davvero a capirla.
i suoi capelli spinti in avanti
dapprincipio le afferrarono gli occhi
poi dal lato opposto
di dove essa rimuginava sui suoi pensieri
li vidi pendere a mezz’aria
come fanno i salici,
o strappati all’albero,
dei ventagli di foglie.
forse passarono solamente
che pochi minuti
quando dalla finestra
un’ala di vento mite
all’improvviso la raggiunse
e lei in preda al dolce tremolio
alzò il mento e dispiegò le braccia
in tutta la loro lunghezza
prima di decidere di non opporsi
al percepibile flettere
delle sue labbra
dal color delle ciliegie mature