vengo da te, di notte
come una ladra dal passo felpato,
vengo alle tue vigne di nuvole e rondini…
passo da te di notte
nel dormiveglia della città,
aggrappata all’areopago della luna di Ottobre.
quella sempre gravida di luce e follia,
quella pagnotta di luce e sogni.
vengo da te di giorno
quando le meridiane sonnecchiano
d’intonaco e rose.
vengo da te. Furtiva!
a spigolare acini di uvaspina, a rubarti…
racemi d’anima…
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