Sabbia di clessidra, i ricordi sfuggono
e si accendono i gialli di giovani estati
che ancora dormono tra rughe di campi.
si sfarinano i grigi di perla del mare del Nord
sfiorato da riflessi di nubi,da schegge di sole.
tornano ,accesi, i blu, i violetti del duomo di Chartres
a ricordare stupori lontani e gli ori screziati
di stupa e pagode,le verdissime danze di querce
abbracciate dal vento salmastro di Smirne.
per l'album dei ricordi,ancora, tornano
macchie di colore, crepitano ed ardono
i cuori squillanti dei girasoli nel Luberon,
ridenti sul nostro vagabondae svagato.
grondano, come assolo di violino sul cuore,
i rosa, i rossi,i violetti delle tante citta'del mondo,
gli aranci di deserti polverosi contro cieli di cobalto.
e il bianco silente della neve ? indugia
sui boschi del Cadore,infanga il passo di uomini stanchi,
racconta di tempie canute senza piu' carezze.
intanto modula una nota solitaria il merlo,
affonda l'ansia dei giorni,mentre s'allunga il crepuscolo
e la quiete del lago e' sinfonia d'acque,
lo specchio della mia mia anima ingrigita.
m.c.
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