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Pubblicata il 27/08/2019
Era tutto perennemente uguale. Il sole nasceva all'orizzonte, come sempre le carovane degli uomini si allungavano sulle strade indaffarate, si nasceva, si moriva. L'alba di quel giorno vide Giacomo perplesso, attonito. Il pensiero di una scadenza diventava sempre più importante col passare degli anni e quella mattina, questo pensiero, sembrava si potesse toccare. Un uomo del 1500 pensava al 2000 come ad un evento lontanissimo ma il pensiero su una prossima catastrofe non nascondeva forse qualcos'altro di molto più vicino, più personale, qualcosa che riguardava la propria vita, il suo senso di precarietà, il pensiero della propria morte, dei propri cari? Quel mattino sembrava tutto uguale al giorno prima, la stessa aria, lo stesso sole, le facce sembravano uguali, le parole degli uomini le solite. Si parlava della fine del mondo, delle prossime catastrofi più o meno annunciate ma cosa nascondeva questa che sembrava quasi una nevrosi collettiva, cosa copriva realmente di così inconfessabile e così realmente doloroso per tutti, per tanti? Fece il punto della sua vita come faceva sempre quando si sentiva smarrito, si aggrappava a se stesso come un naufrago ad una tavola in piena tempesta. Separato, di mezza età, un figlio adolescente irrispettoso e disperato, amici occasionali, amori liquidi che si sfilacciavano alle prime difficoltà, in nome di che? Della libertà....Ma cos'era questa libertà? Da giovani è un sogno d'eternità, con gli anni vengono i dubbi, cos'è la libertà? Si rese conto d'essere infelice, era un pensiero senza una soluzione, allora pensò alle cose da fare, alle prossime vacanze, con chi farle, dove farle, Carla....La sua ultima fiamma, niente ancora, era ancora agli approcci, ma sarebbe stato bello conoscerla, amarla...
uscì smanioso, i viali erano spogli come tutte le mattine di capodanno, non un'anima in giro, arrivò al fiume, così, senza accorgesene. Si affacciò e lo guardò scorrere, anche lui uguale a ieri. Correva e si affrettava per andare dove tutti sapevano ma placido, tranquillo, sapeva che si sarebbe perso nel mare? Avrebbe avuto memoria della propria sorgente e della propria vita? Sorrise, lui vedeva punti dove non esistevano altro che virgole, il mondo non era altro che un'unica, immensa, infinita virgola...Quel mattino il sole era quello di sempre, l'aria, gli alberi, Giacomo si sentì vuoto e libero e come un uccello volò nel fiume
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