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Pubblicata il 23/02/2003
Aveva gli occhi azzurri
Di quelli di ghiaccio
Che trapassano l'anima.
Un maglione rosso
E i capelli neri.
Il freddo le rendeva
Le gote scarlatte
E io ho scritto per lei
Una poesia
Che dopo anni
Ritirò fuori piegata
dalla credenza.
Aveva gli occhi azzurri
Come le montagne
Alle sue spalle,
Aveva un ricciolo nero
Che scappava
dal berretto di lana,
un ricciolo da giocarci,
per non impazzire
dall’emozione.
Io l’ho tenuta stretta
con gli occhi,
L’ho abbracciata,
L’ho baciata.
Le ho lasciato
I miei diciotto anni
In un pacco di lettere
E un sogno
In una camera d’albergo.
Tra i monti.
E un vecchio nastro suonava
‘Sultans of Swing’...

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Un delicatissimo e coinvolgente brano John! Belle le immagini evocative e la fluida scorrevolezza dell'emozione, con sottofondo splendido dei Dire Straits. Una malinconia sostenibile per il retaggio anche magico che ti ha lasciato :-)
Un caro saluto.
max

il 24/02/2003 alle 16:07

Grazie per il tuo commento...
Ciao.
JJ

il 24/02/2003 alle 22:08