PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 25/08/2019
L’estate è giunta alla fine.

seduta sull’orlo degli eventi
piego il capo di lato
e scruto ciò che avviene
dentro e fuori di me.

impenetrabile è il lato oscuro
delle cose future\
che non oso immaginare,
guardando i volti.

sarà ripetizione inesorabile
di ciò che sempre è avvenuto,
o ci sarà qualcuno a scuotere
coscienze per non ripetere
follie, errori, egoismi e poteri?

sarà follia che s’addensa spessa
nelle menti e nei corpi
o morbida luna, che apre uno squarcio
fra le nubi e ristora la sete
delle anime ancora immuni?

il mio nemico, il Tempo.
le pupille dilatate nelle Sue.
ciò che non vedrò
ed è forse meglio.

il Tempo, il mio amante, sornione,
che precede gli eventi,
che non ha dimensione,
che indica con l’artiglio
incuneato nelle ore
la soglia immobile,
e la rosa che sboccia: l’ultima.

piego il capo di lato.
nel buio dell’infinito
non riesco a vedere
ciò che è fuori di me.
  • Attualmente 3.75/5 meriti.
3,8/5 meriti (4 voti)

Il dentro e il fuori: ci sono cose che non è possibile vedere, ma intuire...il Tempo, in una sottile linea di confine, forse, si sposa con l'oscurità...

il 25/08/2019 alle 18:30

Molto acuta... Complimenti

il 26/08/2019 alle 05:06

Grazie per i vostri commenti e approfondimenti, molto apprezzati!!!...

il 06/09/2019 alle 18:41