PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 06/08/2019
Le guardo in un album invisibile.
La mia mente.
Qualche sprazzo.
Grazie al cazzo.
Di foto fisiche neanche una parvenza.
Dolori di panza per un amore mai sentito.
Che famiglia la mia: pavida parvenza di esistenza.
Ed io malato con gli occhi fissi al soffitto.
Soffritto di malefatte, vizi e diavolerie.
Ma quali Natali.
Quali compleanni e feste comandate,
solitudine e scene addolorate.
Ma sono ancora vivo e ringrazio Dio per questo.
  • Attualmente 5/5 meriti.
5,0/5 meriti (5 voti)

Questa poesia possiede una forza incredibile e anche una dignità vera, quella delle persone che non si piangono addosso.

il 07/08/2019 alle 08:41