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Pubblicata il 01/08/2019
Sempre sbagliato, controcorrente,
intrepido, insulso, incoerente.
Falso e sincero, figlio di stella,
orfano di sentieri, intriso di niente.
A caccia di guai a capofitto,
spesso sanguinolento, sempre trafitto.
A bandiera rossa rispondo con un tuffo,
a mare placido leggo il Corriere
e trattengo in gola il mio impulso.

Non mi svegliare, te ne prego,
ma lascia che io dorma questo sonno,
sia tranquillo da bambino
sia che puzzi del russare da ubriaco.

Perchè vuoi disturbarmi
se io forse sto sognando
un viaggio alato?
Non mi svegliare
ma lasciami dormire.
C'è ancora tempo per il giorno
quando gli occhi
s'imbevono di pianto,
i miei occhi di pianto.

(a tutte le donne in nero, fatta salva una bianca)
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Un'indefinito grido di dolore per l'indeterminazione che aleggia nel personaggio che non ha il coraggio di svegliarsi per non vivere il dolore del mondo. Ovviamente sei in buona compagnia, siamo in molti a leggere il Corriere a mare placido, un po' meno a tuffarsi con la bandiera rossa... e se la dama in bianco si chiama Carola, allora tutto è più chiaro (libera e arbitraria interpretazione).

il 01/08/2019 alle 17:10

sarebbe comodo non svegliarsi ma la fisiologia è tiranna. Prima si apre un occhio, poi l'altro, ed è un altro giorno. Ed il giorno della scelta prima o poi arriva, giusta o sbagliata che sia.

il 01/08/2019 alle 18:09

Forse un unicum, perché credo molto personale...e poi l'ultimo verso così particolare, sembra un pianto di stelle.

il 01/08/2019 alle 18:53

scritta sul mare, alle spalle una pineta fitta di rovi.

il 01/08/2019 alle 20:26

Interpretazione discutibile ma sono aperto a tutte le osservazioni. Aggiungono e non sottraggono. Grazie Genziana.

il 02/08/2019 alle 14:27