Fatalità ignota
Fatalità ignota,
col tuo velo fatiscente,
indeterminato e vago
abbracci la mia vita;
impalpabile, sottile
come una ragnatela
ricami e intessi, meticolosa,
la compiutezza delle ore trascorse;
estrosa, fulgente, fugace
come un repentino flutto
infondi impulsi vitali e prodigiosi,
confondendo l'apatia dell'attimo.
L'incongruenza dei tuoi colori,
a volte neri come la pece,
tanto da impaurire,
a volte rifulgenti e vivacissimi
come l'erompere orchestrale
di rimbombanti note,
stempera e arruffa
le pieghe della mia esistenza
troppo sazia di silenzi intermittenti
e intermittenze silenziose.