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Pubblicata il 21/02/2003
Gonàr:

Fata, ascolta la mia parola,
il tuo compito è onorarmi,
rimanere al mio fianco,
come mia sposa.

‘Io sono già sposa’
di chi saresti sposa?
non vedo amore, accanto a te
‘sono sposa della morte, ora’
vuoi tornare ad essere
sposa della vita?

‘Io sono vita,
io non vi amo,
amo l’uomo mortale’
no, quell’uomo vi ha ingannata,
vi ha confuso la mente,
ora paga per le sue colpe,
prigioniero dell’Ade.

‘Non potete fargli questo’
lui ti ha ferita
‘non ricordo,
lui mi amava’
la verità
è che ti ha abbandonata.

‘Abbandonata’
è così, per questo
devi lasciare
ogni ricordo di lui
e vivere la tua vita
con me, per me.

‘Non mi lascerai’
‘non l’ho fatto mai’
‘non dimenticare l’amore,
è la sola cosa che
ti farà andare avanti’

Cosa stai dicendo?
mi credi ora
o la tua mente è
ancora soggiogata dal mortale?

‘Ti credo, lui
mi ha lasciata sola’
vivrai la tua vita con me?
‘di cuore, di anima’

Ho chiesto se cedi a me
ogni tuo futuro,
mi stai ascoltando?
‘futuro, destino arido’

Parole senza senso!
‘ricordo di battiti all’unisono,
di cuore, di anima,
di fragole colte
da boschi perduti’
Adesso basta!

‘Saranno le tue mani
ad aprirmi una nuova via,
poesia il tuo parlare,
noi siamo
legati nella vita
attraverso la morte’

Abissi senza tempo
io richiamo al mio cospetto:
ogni forza abbandoni
questo corpo,
d’amor segnato,
finchè il tempo
non l’avrà depurato,
di ogni memoria,
di ogni tormento.

Muori, Astra,
e rinasci ancora al mio cospetto
da vittima designata
a sposa d’amor nuovo.

Dormi di questo sonno strano,
che già ti ha sottratto
dalle braccia dell’uomo
quella notte lontana.

Dimentica ora,
ogni suo respiro,
ogni sua parola,
Perseo muore nella vita,
Perseo muore ora anche
in ogni tuo ricordo.

Chiudi questi tuoi occhi
‘occhi di ghiaccio, Astra’
che accecano ogni oscurità,
‘saranno quel giorno’
dormi il sonno della morte.

Questo sonno
dal quale io solo
posso svegliare il tuo animo,
creatura magica sei di sicuro.

Poichè a questa mia magia
ancor ti opponi
eppure ciò che in te
si rivela umano
t’incatena all’incantesimo.

‘Non sarò sola’
‘Tu non sei sola’
ogni forza, ogni volontà,
‘lasciala andare’
non posso
non compirà sacrificio di vita.

‘Delirio, non sai cosa dici’
certo che lo so
‘lei vivrà come mortale
nella mia terra, non desideri
che almeno lei sia felice?’
Non voglio che lo sia con te.

‘Io sono solo sussurro nel vento
non posso neppure più toccarla’
Il dono delle fate darà vita
se il cuore della donna
seguirà il destino.

‘Sei un pazzo’
sarà mia
‘la condanni a morte’
mia per sempre
‘le Dame non lo permetteranno,
la vogliono morta
ed ora sanno che se lei morrà
sacrificando la sua vita
potrà rivivere come mortale’
E tu saresti con lei
‘no, morte chiede il suo tributo
e presto dovrò andare,
lei sarà sola ma sarà viva’

Tu non conosci il dono,
meglio così,
svanisci con questo vento,
non vedi,
già lei giace ai miei piedi.

Lieve il tuo pensiero,
spinto lontano,
nessuno a turbare questo sonno,
Astra,
lento il tuo respiro,
lenite le ferite,
il tuo sangue più non brucia.
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