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Pubblicata il 13/07/2019
palpeggiando coi polpastrelli un piccolo pollo di peluche in un prato di papaveri nei pressi di un parco di pioppi intorno alla parrocchia di San Pancrazio, alla periferia di Pisa, mi punsi la punta del pollice con un pezzo di pentola a pressione che un passante aveva perso dopo un pic-nic a base di peperoni alla paprica e polenta alla piastra.
mi portarono presto da un praticone che mi praticò una puntura di piramidone sulla punta del piede passandomi poi una pomata particolare di prugne e porri ripassata in padella con permanganato di potassio e passata di peli di puzzola mescolata con purè di prostata di pappagallo.
purtroppo, però, il tipo mi chiese in pagamento solo pepite d'oro e azioni privilegiate della Pirelli Pneumatici.
particolarmente piccato per questa paradossale proposta, lo percossi pesantemente con un paio di pugni sulla pancia in corrispondenza del piloro che, praticamente lo persuasero a lasciarmi perdere paventando conseguenze peggiori.
passata questa penosa parentesi, per procurarmi
un più piacevole passatempo, su consiglio di un mio amico pompiere piuttosto palestrato e anche un po' pederasta, mi iscrissi prontamente ad un corso di pole-dance nella palestra "El pibe del pueblo" di un certo Pablo dove conobbi una piacente pulzella parecchio pettoruta e con un bel popò con la quale passai un pomeriggio piacevolmente piccante.
poi me ne tornai nel mio pied-a-terre ai Parioli dove mi aspettava pazientemente il mio pitone Piter per l'ora della pappa a base di una particolarissima purea di pidocchi del Paranà, pappataci peniciosi della Papuasia e un pesto di semi di popone e pelle di polipo del Peloponneso pretrattato al pepe rosa... pace e pene,.... mmh,... bene !!
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