-Dove vanno le attese ?
-Dove riconoscere l’utero
se non nell’assenza della mancanza?
-Quale prepuzio al quale oggettivarsi?
-Culla la luna fino a l’orgasmo
eiacula levità inebrianti, spasmi
d’autentica animalità felina
strazia riti condivisi e conviviali
quella foga trattenuta al pianto
l’effluvio divino trasceso in altare
ha sul pulpito un glande d’amore
fatuo come l’inganno di vita
effimero richiamo immortale
compagno disperato d’ombra
inascoltato tiranno d’anime.
-E tutti voi a benedirgli il fiato
tutti a leccargli il gelo
fino a procrear parole.
noi, che non ci contentiamo di parole, acconsentiamo a scomparire.
albert Caraco, da Breviario del Caos
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