PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 05/07/2019
Sapeva parlare in quell’unico linguaggio che preclude suoni, parole e convenzioni. Aveva se stesso e i gesti, aveva il silenzio. Il passato e il futuro di ogni uomo, insieme al loro gravame, erano stati banditi dal presente.
Aveva lasciato la paura a chi temeva di perdere qualcosa e da tempo si era accorto che non vi erano straordinarie e assolute certezze ma intimi e lunghi silenzi, capaci di fornire le risposte essenziali.
Aveva trovato un saldo legame con ciò che stava vivendo, con la sua vera stagione, perché il futuro per lui era solo ciò che si immagina e, come un cavallo selvaggio, si sarebbe impennato facendogli mangiare la polvere. Il presente no, quello lo stava domando e l’uno avrebbe imparato ad accettare l’altro per ciò che erano.
Nessuna speculazione in scuderia, nessuna perdita deliberata, solo la giusta scommessa sul valore della vita.
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3,7/5 meriti (9 voti)

bella

il 05/07/2019 alle 21:37

Come vorrei essere l'uomo descritto in questo bellissimo pezzo...

il 05/07/2019 alle 22:43

Grazie Ugo.

il 05/07/2019 alle 23:37

Un uomo sa bene quel che è. Grazie per le tue parole Eriot.

il 05/07/2019 alle 23:41

Che bello rileggerti.

il 10/07/2019 alle 15:23

Alla stessa stregua è bello saperti qui Fabio, un saluto.

il 11/07/2019 alle 16:52

(... ma porca la miseria! invece di commenta poesia ho cliccato su chiudi... ma va va va... mo devo riscrivere tt da capo!) - Hai una bella capacità di sintesi ed in questo frammento hai sottolineato una grande verità! "scurdammose 'o passato... :) Purtroppo, passato e futuro, sono tempi che condizionano troppo il presente. ciao :)

il 22/09/2019 alle 12:15

… solo se lo permettiamo noi caro pirata. Proviamo a far mangiare la polvere a passato e futuro, spronando il giovane andaluso che pazientemente ci ospita sul dorso. Non dico che sia cosa facile, ma già sentire quella brezza sul viso fa sentire vivi. Ciao Gabry. P.S. nn v prpr fr pc cn l vcl... ho tolto qualche vocale per snellire, a te la soluzione.

il 23/09/2019 alle 01:22

AHAAHAH... FREGATA! non vuoi proprio fare pace con le vocali :) Il mio, è un mustang aggiornato!

il 23/09/2019 alle 10:41

Diavolaccio. A leggere “Mustang” mi si affacciano in mente Bonelli e Galeppini con il loro... il nostro, Tex. Anarchia, signorilità, temperamento, amicizia. Altri tempi, altri uomini e cavalli, altri silenzi. Caro Gabry, forse allora c’erano motivi più concreti per vivere alla grande il presente, ma così è se vi pare, per cui, va bene anche il presente che viviamo... pard e mustang compresi.

il 23/09/2019 alle 15:55