PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 21/06/2019
Poveri vecchi
schiena di specchi
vetrina di saldi disertati
in fila obbligatoria
sperano in un sorteggio
per non essere sorteggiati
con un numero in più degli anni
e che il silenzio conti
per il tempo che non sa contare
ma li somma a rughe nel suo bottino

il cielo,un soffitto grigio
trappola d'occhi vuoti
che non vogliono incollarsi
e roteanti cercano un alba
che sempre li coglie di spalle
con una flebo,il loro sole
che non riscalda e si consuma
tra bolle d'aria

nell'attesa giocano una partita
tra silenzio e pazienza
che non sia l'ultima
arbitrata da biascichi ruminati
tra urla di mimiche espulse

poi raccontano nebulose avventure
rifiutate dai libri
ascoltate a cottimo dalle orecchie
e credute a deliri da infermieri
con assensi mal pagati

la speranza un oggetto donato
caduto e poi raccolto
e un frammento a pietà
della mancanza a ricordarli
--------------------------------------
da: Sorrisi Pignorati
  • Attualmente 4.25/5 meriti.
4,3/5 meriti (4 voti)

Un testo bellissimo che coglie con vigore gli aspetti meno conosciuti di quel periodo della vita, così potenzialmente bello, così, normalmente, svilito. Complimenti.

il 22/06/2019 alle 11:11

grazie eriot

il 22/06/2019 alle 14:08

Quanti avranno letto questa vera e malinconica poesia ......quanti in essa si saranno ritrovati e, in silenzio pianto sulla loro attuale condizione......vivere così a questa età ,è cosa disumana che la mente si rifiuta di accettare e,....se non ci pensa il "PADRETERNO "a trovare soluzione accettabili per poterci portar via ..... ogni uno sceglierà da se la strada più breve per metter fine a questa mesta agonia......veramente toccante...

il 23/06/2019 alle 13:57