Le persone che mancano
sono nomi.
sfogli il registro delle loro presenze.
Punti l’occhio sul numero
delle loro comparse.
Conti i giorni delle loro assenze.
Chiami i loro nomi.
Alzi lo sguardo tra i banchi.
Tra i banchi
non c’è risposta.
La tua eco rimbomba
flebile in una stanza vuota.
Tu rimani con la penna tra le mani
Le tue dita giocherellano, pensierose.
Poi ti alzi da quella sedia
a cui era attaccata la tua vita
e lentamente
svuoti il cestino dei ricordi.
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