La tenebra serrerà l’ultimo alito
lasceremo cadere il terrore,
il dubbio del ritorno
la fine sarà una farfalla che precipita nel vento
un canto d’allodola sarà l’inizio?
davvero atterrerò nell’etere,
mi solleverò dondolando e obliando ogni reminiscenza
ossa e pelle inchiodati al silenzio e una nuova vita s’innalzerà allora in attesa?

guardo il mio riflesso che mi abbandona
quegli occhi non mi conoscono e le labbra sorridono partecipanti
ma il corpo sconosciuto è già radice.

ritorneremo cervi, corvi, anemoni
e il dubbio ci inabissa senza requie, l’unica nota ci chiama illudendoci.

persino Orfeo morì per mano delle bestie.
dove sei ora elegiaco poeta,
come trasformò lui, la grazia del ritorno?

la morte è immobile, sontuosa di marmo e preghiere
quel giorno non sapremo
nessuno dirà parole o rime
saremo vento calmo, freddo nell’ombra
e i poeti non sanno dire se un ventre ci riaccoglierà
se saremo unti di felicità e se l’arpa suonerà ancora
vibrando nello spazio