la verità è che se giochi tutto, esce il due di spade...e' cosi!
E' vero Ugo, starci alla larga è l'unico modo sicuro per non perdere.
Sono divertita lo ammetto! Posso obbiettare allora che tutte le scelte compiute da una persona non siano libere perché dettate da indottrinamenti, pregiudizi, attitudini, simpatie, antipatie, e quant'altro! La verità è che la libertà è un'illusione! L'uomo che più pensa d'essere libero erra, perché prigioniero della sua paura di non esserlo! Ad maiora! ^-^
Eh, che dire, non hai mica torto.... Però bisogna intendersi sulla "libera scelta". Una scelta può essere libera nel senso comune del termine, ma non è detto che sia veramente "consapevole". Basta vedere come ci comportiamo con la pubblicità: volenti o nolenti ci condiziona più o meno tutti... anche se non ce ne rendiamo conto.
E infatti è la maggiore o minore consapevolezza che rende più o meno liberi! E ora mi chiedo e ti chiedo come possiamo noi uomini alla mercé di una mente così assoggettabile e perfettibile trovare soluzioni ad enigmi di fisica quantistica o anche solo a domande filosofiche che ancora aspettano una risposta da secoli! Noi siamo schiavi e tiranni di un pensiero che fa acqua da tutte le parti! Comprendi ora che non solo non abbiamo gli strumenti per svelare enigmi ma nemmeno il pensiero pulito! Io credo nell'intuizione, molto più ancestrale e selvaggia, libera!
credo sia pericoloso voler ammaestrare la propria coscienza...alla fine ti morde.
voglio dire che, chi ci comanda e' la nostra natura che viene prima del nostro pensiero razionale.
Ora è più chiaro. Sì, il pensiero razionale trova difficoltà ad esprimersi. E non è una novità.
Rosi: già Platone con i suoi cavalli bianchi e cavalli neri, l'aveva avvertito. Poi secoli dopo, l'lluminismo ha tentato di ammazzare i cavalli neri, ma non c'è riuscito. Ma non ci si arrende. L'intuizione è certamente un evento per così dire "supremo", ma non basta, dopo l'intuizione (vedi Galileo) ci vuole la prova.
Mi permetto di dissentire Eriot! Werner Heisenberg, uno dei padri della fisica quantistica: "l’attenzione e l’intuito di coloro che cercano di interpretare i fenomeni svolgono un ruolo importantissimo nello sviluppo, e perciò lo sfondo filosofico da cui partono – consciamente o meno – ha un’influenza determinante sui risultati della loro attività”. Karl Ppper: "E' la teoria a indirizzare l’osservazione, anche se il nostro senso comune ci spinge a sostenere il contrario." lavoro del gruppo di ricerca dello “Event Horizon Telescope”, abbiamo un’ulteriore conferma della teoria della relatività. Si noti tuttavia che Albert Einstein aveva sì previsto il fenomeno, ma senza basarsi sull’osservazione o su dati osservativi. Formulò infatti la sua ipotesi all’interno della teoria stessa e, benché fossimo già a conoscenza della sua validità, mancava sino a questo momento una conferma così diretta. Ancora una volta abbiamo la prova che, nella scienza come altrove, per raggiungere grandi risultati servono più l’intuizione e la fantasia della routine quotidiana. Potrei portare altri esempi ma mi sembra chiaro dove sia il vero!
Grazie Rosi, ma guarda che io ho detto proprio questo: l'intuizione è l'evento "supremo", nessuno lo disconosce, ci mancherebbe. Ma, ripeto (e nel tuo scritto quando ti riferisci ad Einstein, lo confermi), la "prova" in fisica è fondamentale. Sai bene che si tratta di uno dei pilastri della scienza moderna (guarda un po' dove si va a parare partendo da un casinò...).
L'intuizione dei buchi neri si può far risalire a 250 anni fa ed è proprio grazie a questa intuizione che si sono potuti indirizzare gli studi atti a trovare verifiche, prove! Mi spiego: l'intuizione sono gli occhi che dirigono lo sguardo e indicano al pensiero dove dover guardare!
Lo stesso poeta è un visionario! Einstein ne era consapevole! Lo stesso Heidegger ha avuto tanto dalle intuizioni poetiche di Friedrich Hölderlin non dimentichiamolo per sviluppare il suo pensiero filosofico!
Hölderlin gode di un primato indiscusso sugli altri poeti che Heidegger prende in esame (Hebel, Rilke, Trakl e George) 8; il suo avvicinamento alla figura del lirico tedesco sorge da una necessità del pensiero heideggeriano che è quella di ricevere una parola adeguata per dire ciò che il linguaggio metafisico non è in grado di nominare. Proprio come colui che ricerca, Heidegger accoglie le sollecitazioni, gli aiuti hölderliniani per riscattare l’esperienza del linguaggio di Sein und Zeit 9. In questa ambiziosa operazione di ricerca ed accoglienza dell’aiuto proveniente dalla parola poetica, Heidegger sembra “utilizzare” il poeta, asservendo le intuizione filosofiche di questo alle maglie dell’ontologia; così, si staglia sullo sfondo della meditazione heideggeriana il merito hölderliniano di aver saputo intuire l’esito della metafisica occidentale nei termini di estremo oblio dell’essere e di erramento del pensare, presagendo la fine di un’epoca ed inaugurando l’aurora di un secondo inizio, quello del pensiero poetante: “Hölderlin, poetando è arrivato più lontano di tutti nell’epoca in cui il pensiero ancora una volta mirava a conoscere in modo assoluto l’intera storia accaduta”
Per esempio, io intuisco la presenza dei fantasmi....ma se non c'è una formula scientifica non si può dimostrare e mi prendono per matto. Questo è il succo del discorso?
Rosi: molto interessante il tuo intervento. C'è sempre, sempre, da imparare. Vincent: la tua non è una "intuizione", ma una "percezione". Scientificamente parlando, fin quando non si dimostra la "non esistenza dei fantasmi" non si può affermare nulla loro loro esistenza o meno (poi, comunque, ci sarebbe da disquisire sul significato della parola "esistenza" quando la si riferisce a un fantasma). Quindi lascia che ti prendano per matto...
Sarà...ma io i fantasmi li ho visti e anche gli ufo...in quell'anno ci doveva essere un'assemblea di ufo perché ce n'erano a decine che sembravano stelle e invece si muovevano velocissimi seguendo traiettorie incredibili.
Hai già scritto su queste esperienze? Se non l'hai fatto, ti invito a farlo. Sarebbe interessante.
In effetti ci stavo pensando, in quel caso sembrava la notte di san Lorenzo.