PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 11/06/2019
Se sentiva col cuore galoppante, le mancava il respiro, pensava che fosse l'ora... Se ricordò che non aveva cambiato le mutande dopo che la notte l'aveva passata a spruzzare diarrea sul cesso, ma ora non aveva le forze e cercò aiuto con una vocina flebile flebile. Giunse don Amilcare Brancacci, er parroco del quartiere, che era lì di passaggio a benedire le case. Lei strillò con la poca forza che le era rimasta nella strozza e la mano di Dio bussò a quella porticella sgangherata. Sentendola lamentare, don Amilcare entrò e storse il naso per la puzza de cacca che faceva. Lei lo implorò di avvicinarsi che voleva confessare li peccata sua e riavvicinarsi a Dio e alla Chiesa. Il parroco se sedette sul bordo di una seggiola consunta e si fecero tutte e due er segno della croce. Lei gli disse che era pentita e voleva elencare le sue malefatte. Rubava alli clienti quanno c'aveva er banchetto della frutta( marcia) a Trastevere, malediva i regazzini che la provocavano sconciamente, riceveva l'ommini a casa sua per mantenersi... sparlava della brava gente, diffondeva falsità sul conto dei vicini e de li conoscenti. Gli confessò poi che c'aveva due figli, un maschio e una femmina che aveva mantenuto in un collegio all'insaputa dell'omo suo, che omo in verità non era e se faceva chiamare Nannella. E rubava pure le elemosine in chiesa pur di pagare la retta. Don Amilcare avrebbe voluto darle un colpo de crocifisso sul cranio spelacchiato, ma alzò gli occhi al soffitto e vide con raccapriccio che pendevano da una gruccia le mutande cacate della vecchia moribonda. Continuò la sua trista tiritera, dicendogli che il maschio era perito informatico e la femmina s'arrabbattava partecipando ai concorsi di bellezza, ma siccome era strabica assai un pochetto, la scartavano con un avanti N'artra. Er maschietto era tontarello de mamma, ma era riuscito a lavorare coi computer, pulendo le tastiere. Poi tossì e sputò sangue, ma ebbe la forza de ricevere l'assoluzione delli peccata sua. Il parroco se ne uscì che gli mancava l'aria e chiese alla sora Elena de accudirla. Quella sputò per terra e disse in malo modo che per lei poteva schiattare. La gramigna non more mai e fu così che la moribonda se sarvò, ma per poco che sarebbe morta dopo per una scivolata su una cacca de cane. Tanto tutti debbono morire!
  • Attualmente 4/5 meriti.
4,0/5 meriti (2 voti)

mi perdo nei tuoi racconti che, quasi quasi sembrano cose realmente accadute...e ti ringrazio per il piacevole momento..... che nella lettura mi regali .....Gabriela.

il 14/06/2019 alle 09:13

Sono io ad essere debitore per i tuoi graditi commenti. Posso dire di avere creato questo personaggio che esisteva realmente, prima della sua non tanto prematura dipartita.Poverella!

il 21/06/2019 alle 17:54