ogni volta che abbiamo accarezzato un sogno
quel pugno stretto poi
di vuoto
ciao Enrico
abbiamo perso con te
un altro sogno ancora
forse il più bello
e la notte della democrazia
cala al buio
con la tua cassa
senza il segno polare
il tuo Enrico
abbiamo perso la rotta
quando l’alba riprende
a menare sulla strada
per un domani incerto
e siamo qui
curvi sull’argine
stanchi di combattere
ancora
ma il tuo sguardo
indica
chi soffre
e torniamo
ai nostri posti
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(era un sogno, anche adesso rimane a 35 anni dalla sua morte, il più bel sogno, per questo povero paese...grazie per averlo vissuto anche solo un attimo, Enrico!!!)
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