Si avanza nei giardini senza nessuno
nelle foreste che qualcuno preferisce senza dio
si va nei pomeriggi color Te' d'India
mentre si sfiorano sonagli di madreperla.
Incenso di Bombay
mentre mi spogli dei miei pregiudizi.
Il suono monsonico su agglomerati di verde
arriva l'odore della brace
la sera diluisce lentamente.
Tu mi rendi un panorama sollevando di poco la seta
fermi il tempo dentro me con uno sguardo
sono in ginocchio per adorarti
ti do le mie perle
le mie quattro certezze infilate male
metto la testa sotto la tua mano
metto un magnifico silenzio nel mio cuore.
Sorridi.
La pelle fiorisce sotto uno spessore di cotone
ormai passato
le intenzioni si dividono ai tuoi piedi
le intenzioni mercuriali
si disfa un mondo tra di noi.
Grida il mio nome.
Tu dici
oro dei miei lombi
quando il corpo e' lo stagno dell'amore
la parola lo stagno del grido.