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Pubblicata il 29/05/2019
Luce, nera..
triste
antica notte,
mutata la terra
in un'unica stanza;
cella, ove..
nei numerosi antri
perisce la speme
e la pioggia
crea sbarre,
una vasta prigione.

pesa
come un coperchio
il cielo, e quasi
una lapide pare
ora che l'anima
gemente
in preda
a lunghi affanni
si rivolge ad esso.

silente
come un estinto
popolo è però esso;
un urlo atroce
di rabbia, l'odio
dal mio cervello
prende vivente forma.

neri ragni,
creature delle tenebre
spiriti erranti
lunghi funerali
nell'incantata
e nera valle
del mio dominio.
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