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Pubblicata il 16/05/2019
Randagia
è la notte,
l'anima vaga in essa
sperduta preda
dell'oblio nel dolore.

qual solitudine
può esser
più maligna
di questa, che ora
mi divora dentro.

nulla di nuovo
vi è più in me
ne' sentimento, ne' amore...

anche
l'ultima illusione
par rifuggir
dal mio cuor
..forse .. morir io devo,
per porre fine
all'atroce tormento
del mio esistere.
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Versi intensi e raffinati, apprezzati

il 16/05/2019 alle 12:50