PoeticHouse - Il Portale dei Poeti e della Poesia
Pubblicata il 12/05/2019
-Larvale singhiozzo l’alba piove
quel che fu notturno stilla atollo
pistillo ove limitar sogno argenteo
in sogno, sottilissimo filar d’aureo
sghembo rimescolio l’oblio assenso
al tempo, tempio di radici a memento.
-E noi in quel giunger privi, anime nude,
aeree ninfee di stupore diverremo isole
mistiche corone l’una a l’altra avvolte.
-Duole in sì fatte ore rinnegare il cuore
a malasorte simile a fiore nel suo pudore.
-L’immagine tintinna lingue serafiche
vorticando pupille avvinghiate psiche
divenute ora risonanze d’infinito silo,
ora silente alveare in chi rima al cielo
solitario cosmo, a cuore muto.
  • Attualmente 4.4/5 meriti.
4,4/5 meriti (5 voti)

Assolutamente bella, per me. Un vortice di parole che danno l'impressione di non poter essere legate in alcun altro modo. Mentre la rileggevo la sentivo recitata da Carmelo Bene...

il 12/05/2019 alle 09:52

Amo Carmelo Bene! Per me un genio incompreso! La ringrazio infinitamente per la lettura ed il gradimento! Serena domenica!

il 12/05/2019 alle 10:33