Il nostro riquadro
alla gente comune
come l'indecenza venatoria
al tuo passato
non c'è smorfia
nella gomma che cancella
nessun ribrezzo
nel pesce che marcisce nel cassetto
solo albe scroscianti
metafore orientali di difesa
etereo tuo regalo
onnipresente
sono un ricordo
ne più ne meno
un estraneo
racimolato così per caso
in una libreria temeraria
della nostra fantasia
il dolore che stana
è una pigra manchevolezza
allora perché mai morirò pensandoti?
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