Intrepido armadio
di rossore acceso
tra un languido divano
di belta' soffuso
arieggio lucernari
di solai ottusi
cantine e corridoi
dagli ombrosi accessi
salgo scalini offesi
dalle infangate suole
scorro sinuosi corrimani
di liberty adornati
mi annullo tra pareti
e carte da parati
sudate gia` dai tempi
di giovani balilla
un tempo villa avita
di umori risarcita
ora recesso ansioso
di un futuro aperto