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Utente eliminato
Pubblicata il 29/04/2019
sentivo quegli odori di pioggia
e terra riarsa insieme
al verso del fiume
quando ingrossa
gonfiando le vene

così dai monti
a rimbrottare lontano
il temporale
era come nostro padre
che faceva paura
ma ci voleva bene

stretto sui calanchi
di schiena dura
e per valli e campi
sono cresciuto
di silenzio

perchè a noi le parole
servono come il vento
che trasporta seme
ma quando sono troppe
anche il tronco geme

e se d'un paese
fai il giro della piazza
incontri gente composta
per vie e vicoli
fin nelle radici di buona razza

sono tornato
qui al tramonto
e non è solo un viaggio

a contare una ad una le strade
indietro
del tempo mi sento ostaggio

e scavando in fondo alle rughe
tante rotaie
è pronto d'una vita
l'ultimo treno

di notte i vagoni
sulle vertebre quanto pesano

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( è un diario incompiuto, dovrei fare correzioni, ma tante, poi lo sapete solo voi se ancora c'è ispirazione, quando me ne accorgerò pure io, allora chiudo , e certe volte l'ho fatto stanco di tutto, un anonimo mi scrisse di ammazzarmi, chissà quale nautopatico o navigante che sia , però in fondo mi chiedo se vale la pena di scrivere quando la gente corre e scappa, vuole consumare tutto, fumare emozioni, sempre con il tabloid all'orecchio...ho paragonato il diabetico che non riesce a consumare zuccheri e muore lentamente in un mare di dolcezza...al diabete sociale , quando con tutti questi mezzi di comunicazione , si muore di solitudine davanti a vetrine di pc cellulari tabloid appunto tanti e mille mezzi per comunicare, quando poi si è soli, siamo soli, si crepa di solitudine e si trova più di qualcuno che non risponde dietro la porta, in quanto è morto da giorni…)
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Caro amico, dovresti fare correzioni? Probabilmente sì, ma sintassi, ortografia e metrica fanno un passo indietro, quando in un'espressione umana come la tua si trovano concetti così ben delineati, vivi e veri. Certo, traspare sfiducia e abbandono, ma quando si è in grado di analizzare così acutamente certe sensazioni profonde sì è ricchi di un bagaglio interno su cui ci si può appoggiare e affidare.

il 30/04/2019 alle 07:14

Sono completamente d'accordo con Eriot. Il tuo bagaglio umano è ricco e profondo e le tue poesie illuminano il lettore di belle sensazioni, uniche e coinvolgenti.

il 30/04/2019 alle 09:03

Davvero un bellissimo testo che mette a nudo pensieri, emozioni che, scaturiscono dall'interiorità, l'ho molto apprezzato!

il 30/04/2019 alle 09:18

Un po' triste ma veritiera.Quando si rimpiange il passato perché non amiamo il presente.Il futuro è incerto e non sappiamo cosa ci riserva.Cogliere l'attimo giorno dopo giorno aiuta a vivere serenamente e godere delle piccole cose come scrivere sagge e belle poesie,come fai tu.Complimenti.

il 30/04/2019 alle 14:23

ciò che hai scritto l'ho profondamente sentito.....stò attraversando un periodo simile e,non c'è nulla che riesce a scuotermi da questo malessere....

il 30/04/2019 alle 20:02

grazie dell'interessamento e dei consigli che mi hai dato..... sono i medesimi che rivolgo a me stessa per non cedere ma, la realtà è cupa e la solitudine mi affossa ogni giorno di più .......se ancora non sono arrivata ad una estrema soluzione è esclusivamente perché non voglio creare sensi di colpa ai miei ragazzi .... li farei vivere male e ....(finche ce la farò ) preferisco vivere male io....di nuovo grazie del tuo profondo commento Gabriela.

il 01/05/2019 alle 09:46