C'ho racchiuse
a doppia mandata
catafasci di poesie
al gusto lampone e pure
agli innumerevoli gusti misti
che potrei aprire una gelateria poetica
lecca la mia poesia
sotto il solmicione, senza l'ombrellone
con la cremeria protettiva
che ti cola tra capo e culo
ti sembrerà vera la savana
nel cortiletto della tua preziosa stamberga
con la sabbia ammaestrata a coprire
intere collezioni di infradito
ma l'arte si sa è un vizio che non sazia mai
come la figa o il vino
me ne versi un quartino di entrambi
direttamente nel caveau orale
mentre a Bolgheri i cipressi
alti e schietti nel '72
con l'amico Carlo in bicicletta
non basta, dicono, andare
a caporiga per fare una poesia
ci saranno ancora?