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Pubblicata il 28/04/2019
Meriggio che non passa
più,
ore vuote,
insipide,
sterili,
che traccheggiano e non
se ne vanno,
lente e flemmatiche;
non sai che fare,
il telefono non chiama,
i tuoi amici,
sono lontani,
perduti,
non verranno,
chissà dove sono,
l’amaro volto della solitudine,
un telefono che non squilla,
e tu,
che avresti voglia
di andare via,
o di far qualcosa;
il vicino non c’è,
passare il tempo,
a volte è un problema,
che da giovani,non si ha;
giornata lenta e inerte,
così.
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Apprezzata!

il 29/04/2019 alle 10:18