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Utente eliminato
Pubblicata il 26/04/2019
Sei tornato da me. T'ho sentito, non visto.
un peccato davvero. Bello ancora tu sei:
un ragazzo invecchiato.
e che siamo noi in fondo? Solo logori amanti
che si ingannano appena sull'amore vissuto:
il piacere più denso,
il dono più assoluto, spirituale essenza…
fu invece solamente un gioco prelibato
di forza e perversione.
per dare senso al mondo a te pare opportuno
illudersi, mentire lievemente.
non lo sai ancora.
di me tu hai amato
una schiena china
bianca e violata.
caviglie offerte
luce senza ore
ginocchia stanche,
un collo arreso
e compiaciuto.

sei tornato dolente. Ti ho sentito e non visto.
non c'è chiusa o morale. Domani ti vedrò.
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una poesia cruda e innocente allo stesso tempo….il tono discorsivo accentua la drammaticità e la stanchezza, ma questa è vita vera

il 26/04/2019 alle 11:05

Una poesia che ho molto apprezzato!

il 26/04/2019 alle 14:03

un alternarsi di emozioni doloranti e ...gioiosi...a vincere sarà la voglia di non mettere la parola fine a questo travagliato sentimento.....molto bella.

il 26/04/2019 alle 19:22

una poesia al confine tra gioia e dolore, sentimenti che si alternano e si mescolano in modo molto interessante, bella

il 27/04/2019 alle 08:39

molto bella intensa e vera, complimenti

il 29/04/2019 alle 10:17

Mi unisco al plauso degli altri, per questa in particolare in cui fotogramma dopo fotogramma si dipana un vissuto e la sua complessità, in generale per lo stile dei tuoi scritti, senza dubbio notevole.

il 02/05/2019 alle 19:09