Quando sarà lontana la sorgente
dell'acqua verde fredda come gemma
sulla gola allungata ad implorare,
e quegli ulivi , stanchi di calura
pure di notte, pure senza il sole,
avranno ormai confuso anche il ricordo
di corteccia rugosa sulla schiena,
io giocherò alla pari con il fato,
solitudine in cambio di sollievo,
per tornare alla casa del silenzio,
ombra gentile e vuota del mio cuore.
tu non pensarmi mai più,
non sognarmi dolente,
lunghe righe sottili
che disegnano i fianchi,
china, immobile e grata.
non potrai più segnarmi.
cercherò di imparare
a volere l'amore.
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