... e lì a parlare di ormeggi e pontili, di palamiti per le orate e nasse per le aragoste. Di rispetto per il mare, al quale si è affidato il primo respiro in attesa di affidargli l’ultimo, quel mare che era fonte di cibo e libertà infinita. Otto, nove anni e si era in grado di “buttare le reti”, non era un gioco per bambini, ma si cresceva presto...Li ho ancora ben chiari nella memoria quei volti e le loro storie e qui ne hai riportato con classe e semplice eleganza uno spaccato. Davvero gran bei versi.
Romantica e crepuscolare (nel senso buono), lascia nostalgici, perchè i vecchi appunto son vecchi, morti loro sparirà quest'avanzo di mondo...molto piaciuta