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Pubblicata il 12/04/2019
Terza persona singolare

e’, anche sola, questa vocale accentata,
ha una intensa significazione,
presente perentorio ed assoluto,
evita di rimanere, era,
non diventa , sarà,
rifugge il sarà stato
nemmeno compiange l'evenalità del sarebbe.
più immediata, semplice,irrevocabile,
sebbene minima e circoscritta ancorchè limitata.
passibile d'errori ed omissioni,
la cellula minima di una constatazione
che la meraviglia, della nostra parola scritta
scaglia nell'alto di un presente inappellabile.
e’ e quindi pesa, considera,valuta ,
solo con questo verbo l'essere si afferma
prima di divenire
marca lo spazio con una essenza
che oltre che profumo permane
condizione ed evidenza.
indipendente dal me e da te,
insensibile al plurale,
ausilio di una emozione terza
che sola continua ad esistere.
ed oggi E’… un giorno che resta.
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Qui e adesso... è possibile che questa vocale aperta e grave, che da sola riesce a contenere la singolarità delle altre due, abbia capito tutto della vita, senza perdersi nella nostalgia del passato e senza preoccuparsi troppo del futuro. Non me ne stupirei... un bel disquisire Sergio.

il 12/04/2019 alle 22:26

Uno scherzo tra il serio ed il faceto, Arlette che contene anche un vezzo d'amore incondizionato per questa nostra lingua scritta..

il 13/04/2019 alle 07:29

Amore di cui condivido pienamente l’intensità da che ho memoria. Una lingua che nonostante tutto (paese privo di grande potere economico, strapazzato dalla politica e talvolta dagli stessi cittadini, dimensioni decisamente non eccezionali) riesce ad allargarsi a macchia d’olio nei vari paesi del mondo. Amarla e coltivarla dovrebbe essere un impegno da portare avanti con dedizione; la letteratura italiana ha un peso e spero che la scuola e le istituzioni, famiglia compresa, siano in grado di farlo intendere ai ragazzi. Nel frattempo anche noi tentiamo di onorarla qui, nel nostro piccolo, come possiamo. E non è poco.

il 13/04/2019 alle 14:04

Arlette, io penso che Ph, tutti i siti, dal resto, in cui si scrive ed in cui si leggono testi originali frutto della penna e dell'intenzione di persone che fanno dello scrivere del leggere strumento e mezzo, diventino giocoforza dei laboratori costanti di lingua e della sua semantica che si evolve e modifica continuamente nella forma nel significato del segno per tradurre in maniera fattiva e inevitabile una realtà percettiva che si modifica ed evolve.

il 15/04/2019 alle 16:53

Affascinante

il 15/04/2019 alle 17:47

Grazie assai, Pippi !

il 16/04/2019 alle 16:10

Complimenti! Non avrei mai immaginato di potesse arrivare a sviluppare in tal misura una cosa simile. Bravissimo.

il 14/07/2019 alle 01:21