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Pubblicata il 10/04/2019
Torno spesso alle chiare
mattine dei nostri anni perduti
quando il risveglio giungeva
alla mia stanza sull'onda del caffè,
allo sbatter di finestre spalancate
sul fresco cristallo del mattino.

oh, dolce indugiare tra morbide coltri
beate consuetudini cadute
nel tempo dell'oblio come
i cari compagni del liceo.

c'incontravamo spesso trafelati
davanti alla scuola
correvamo a gara col tempo,
la mente rincorreva i mitici traguardi
della più bella età.

quante volte li ho pensati, lontani,
con lo stesso sentimento,
nella mente, perché senza risposte.

la stessa domanda che insiste ora,
in questo incanto d'inverno
così simile ai giorni splendenti d'allora,
ma tanto lontano nell'obliqua tristezza
che spira sui miei ricordi.

la folla passeggia,
guarda le vetrine luminose
s'incontra, saluta
ma l'ora passa,
adagio la gente se ne va,
seguita dalla luce.
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