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Pubblicata il 08/04/2019
Sta lì,
cincischiando pronomi
mentre la ruggine si fa sera.
la sera della vita piove,
scialacqua aggettivi,
nuota nell'aria,
eguaglia rondini e,
nelle sue code belle,
viaggia silente;
sta lì,
gambe incrociate,
pioggia di colori nel grembo,
cielo di biscotti,
soffio di carta velina.

gravida di profumi,
incombe la boscaglia
e proiettili di cedro.
vedremo cosa c'è di là,
oltre la rivoluzione di Nettuno,
dopo i cerchi infiniti della notte,
tra l'odor di viole,
in pascoli verdi senza confini.

È un paesaggio d'alta marea,
è solo nuvole nel cuore;
sta lì,
il Nulla lo percuote,
è pioggia di colori
tra la pioggia stessa,
nel rosso della ruggine che,
silenzioso,
si fa sera:
unico,
lento,
bramoso Addio.
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In un mondo dove si rincorre il danaro e non si fa distinzione sulle persone che si calpestano, viene chiamato "scemo" chi non segue ciò che fanno gli altri; penso che abbiamo bisogno di questi "scemi", gente che se ne frega e continua a sognare anche sotto la pioggia, bimbi sperduti tra i colori...grazie a tutti coloro che hanno speso un minuto a leggere

il 08/04/2019 alle 15:25

Una bellissima lettura che (a mio avviso) viene disturbata da tante virgole...

il 10/04/2019 alle 08:47