... “una misura irreversibile” ma resta l’emozione del ricordo. Quella si ferma ai giorni vissuti e resta solo una patina a coprirla; a noi saper utilizzare quel soffio di fiato che basta a rimuoverla e ritrovare anni e luoghi. Un salutone a te e a Milano, città che ho avuto occasione di vedere per la prima volta non più di qualche hanno fa.
... anno, ma le h ci inseguono restando in agguato e spuntano quando non devono, ridacchiandosela. Beh, rileggendo si corregge...
Un pezzo sul cambiamento. La città diventa una sorta di specchio che allunga le distanze. E' importante accorgersi che ciò che custodiamo dentro di noi (in questo caso ricordi, immagini e impressioni) sia un piccolo tesoro da proteggere. Quella lacrima che non puoi permetterti di far sgorgare ha il sapore di una nostalgia ma anche della voglia di essere presente a se stessi nel momento di un bilancio parziale della propria vita.
Uee Ben trovato principa' ,il tuo tuffo nel passato mi e' piaciuto
Arlette. le acca, anche se non tutte, sono mute, non dartene pena. La patina del ricordo è la coltre che ci permette o costringe a non fermarci su ciò che è già stato per rivolgerci con l'afflato necessario verso quello che non è ancora avvenuto, la cesura tra i due tempi è quell'attempato signore che inghiotte una lacrima...Grazie per l'accoglienzA.
Grazie Vincent delle tue parole che denotano una lettura attenta e partecipe, con una tua personale chiave di lettura: cambiamento che è prodromo della presenza a se stessi in un bilancio da equilibrare a se stessi. !
gpaoloaci, Che bello ,ritrovare la tua verve e la tua positività, sei unico !! Grazie
scrivendo di te e del tuo periodo vissuto a Milano, di sicuro c'è stato qualcosa di bello e ricordevole in tutte le sue sfumature. piaciuta. un saluto
Io penso, Eclisse, che ciascuno abbia la sua Milano, che è ovunque , quella degli anni che tintinnano, come mi piace definirli, un emozione cristallizata nella ambra dorata del ricordo,