Quel giglio simbolo di purezza macchiato da fangoso liquame.
Così come l'arte che ha trono regnante nella tua favolosa città.
Ma l'arte è arte, caro Flo....
;-)
M'
Triste ricordo...bella poesia....
anche se l'associazione immediata sai qual'è stata? una scena del film "Amici miei"..in cui Moschin...Mitico!
Scusami se ho dissacrato un po' le tue emozioni ..forse questo è esorcismo allo stato puro...sono giorni tosti!
un bacio
albachiara
e dalle lacrime di candido giglio
assorti e pensosi son passati gli anni
che velato hanno di tempo e di vermiglio
quel ponte vecchio da cui firenze tu
sciacquavi i panni
restano solinghi strappi di cuore e di ricordi
a cui anima e mente non saran mai sordi...
bellissima flo...un bacio e un five
...corrono le acque sulle vie di storia, caro Flo, io vivo in un territorio che non conosce inondazioni e posso solo immaginare il dramma che si compie
ti ho inviato una mail
Luigi
"e piansero dolenti pure i gigli".
Si... di fronte alla perdita irreparabile di un'opera d'arte... è la fine della immortalità dell'artista, ovvero è morire due volte.
Ciao.
JJ
Ciao Pirata,
non puoi immaginare quale fu la tristezza per tante opere d'arte andate perdute!
Viao
Floriano
Cara Albachiara,
tutt'altro, il tuo commento mi è ben gradito e ti ringrazio. Sono contento che in fondo ti sia piaciuta. Furono giorni tristi, di una tristezza infinita che via via ritorna nell'anima.
Un abbraccio
Floriano
Ciao Cristina,
i tuoi commenti sono sempre molto belli e soprattutto poetici e rivelano la grande vena poetica che deve essere nel tuo animo.
Grazie e un abbraccio
Floriano
Ciao Luigi,
il dramma di quei giorni fu grande, meglio che tu non l'abbia provato e che mai lo provi!
Vado a leggere la mail
Ciao
Floriano
Caro Jhon,
ben detto la fine di un'opera d'arte è un colpo tremendo e non solo per l'artista ma per tutta l'umanità.
Ciao
Floriano
Nella mestizia del ricordo, ancora vivo nella memoria! Una bella poesia Flo, ricca di pathos lirico, nel tuo fluente stile gradevolissimo.
Un caro saluto.
max
Ciao Max,
purtroppo quello è stato un evento che chi l'ha vissuto non lo potrà scordare.
Grazie dei complimenti.
Un caro saluto
Floriano
e in tutto quell'orrore della natura emersero i gigli della pace..giovani venuti da ogni parte del mondo a piangere Firenze e le sue bellezze deturpate....e ad aiutare,e insieme a ricercare nuovi valori di umanita' e dedizione senza remore....O come sarebbe bello che soltanto queste fossero le battaglie che i giovaNI DOVESSERO COMBATTERE...Bella Flo...scusa se ho divagato...Ti abbraccio Luna
Carissima Alessandra,
lo sai che essere letto da te mi lusinga e i tuoi commenti mi danno la carica (sarà perchè sono sempre entusiastici verso le mie poesie).
Daltro canto sai bene che la stima è reciproca. Grazie.
Un abbraccio fortissimo.
Floriano
Non hai divagato carissima Luna, anzi direi che hai centrato l'obiettivo e anche lo scopo di questa mia poesia.
Purtroppo oggi ci sono da combattere battaglie ben più cruente.... ma speriamo fino in fondo che non sia così.
Un abbraccio carissimo
Floriano
Un pezzo di storia raccontato mediante un sonetto stupendo... anche in questi versi, si scorge in tutto il suo splendore la tua grande bravura e il tuo inimitabile estro.
Nicolò
Mi piace sempre incontrare i tuoi sonetti e poterli apprezzare - Voto 5
bella poesia io ho vissuto solo una alluvione a Genova e non e' una cosa piacevole.
da noi un proverbio dice DAL FOC CURI' , DA L'AIVA FUDI'.
quando vedi fuoco devi correre
quando vedi acqua devi fuggire.
CIAO
una bellissima poesia, il sonetto poi, lodevole, anche se, da buon toscano, per un testo del genere avrei optato per un'ottavina.... i mi nonni le cantavano ni granaio... complimenti Ombra!