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Pubblicata il 19/03/2019
diverso

ho viaggiato giorni e notti spinto dal vento
maree solenni hanno cambiato la mia rotta
invisibile una mano m'ha sospinto
in un mondo che non ho cercato.
solo, in mezzo a tanta gente disattenta,
nessuno a spianare la mia vita
i tormenti dell'anima sgomenta
essere in un modo e sentirsi un' altro.
sprezzante il giudizio dei più solerti
tu non sei come noi, tu sei diverso,
ma ho il corpo e la mente come voi
piango, rido e, a modo mio
ricevo e so donare amore!
un calcio in mezzo al basso ventre
ed un insulto gridato fortemente al cielo:
sei solo un porco, sei un ricchione.
raccoglimi Signore
nell'angolo dove m'hai messo
esposto nudo come scultura strana
dagli uni amato dai molti deriso ed odiato
schiavo di verità taciute, spregiate, odiate.
raccoglimi Signore
raggomitolato nella mia nuova vita
io amo il mio lui, lei ama la sua lei,
amore conosce età, sesso e religione?
abbiamo anche noi detti “diversi”
un cuore, un cervello, una ragione
almeno Tu accettami, ti prego
aiutami a vivere questa vita
così come me l'hai donata.

Nino (settembre 2016)
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Ha una prerogativa l'amore se è tale: non conosce alcun tipo di limitazione, i limiti li impongono gli esseri umani e i loro punti di vista. Sarà sempre una per chi non rientra entro schemi precostituiti, ma vale la pena restare se stessi. Bei versi.

il 19/03/2019 alle 01:10

.. scusa... manca la parola 'limitazione'...

il 19/03/2019 alle 01:13

Il rispetto reciproco e' una delle basi della propria esistenza ma oggi mancando le basi la societa' qualche problema dimostra di averlo

il 19/03/2019 alle 12:38