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Pubblicata il 14/02/2003
Ancora poche ore
e potrò prendere il mare,
il mio ultimo viaggio.
Io,
Joshua Slochum,
che ho guardato in faccia
la terra dei cinque continenti,
per una volta ancora
sentirò
gli spruzzi dell'acqua,
la frusta del sole
bruciarmi la faccia,
i miei occhi
feriti,
guarderanno ancora una volta
le folaghe a stormi
indicarmi la strada
con il loro volo.
Alzerò le vele,
in quel silenzio
di vento, di sale, di gabbiani.
Osserverò,
un'ultima volta ancora,
l'addensarsi della tempesta
e all'orizzonte,
l'insperata
luce di quel porto,
tante volte intravista
e mai raggiunta.
E allora
rotta verso nord-ovest,
verso quella luce
così infinita
che sa di eterno.


Nota: Joshua Slochum, fu il primo uomo a compiere il giro del mondo in solitaria su barca a vela, sul finire dell'800. Il 14 novembre 1909 partì da Tilbury, nel Masschussetts, per quello che avrebbe dovuto essere il suo ultimo viaggio, ma non fece più ritorno. Il suo corpo e la sua imbarcazione non furono mai ritrovati.
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...credo che per chi fa del mare ragione di vita sia la fine auspicata quella di annegare l'anima in un turbinio di onde...lirica di forte passione che il mare travolge con le tue parole dipinte...un bacio e un five cri

il 14/02/2003 alle 21:50

Ho trovato casualmente, su una bancarella di libri vecchi, un volume intitolato " Solo intorno al mondo " che è, appunto, l'autobiografia di Joshua Slochum. Io, che amo il mare quanto amo la montagna, l'ho subito acquistato e non ne sono stato tradito, poichè il racconto è bellissimo ed emozionante. La poesia nasce di conseguenza. Ti ringrzio per le bellissime parole di commento. Un bacio.
Michele

il 15/02/2003 alle 15:33

da una velista ... incallita ... grazie per queste stupende immagini ... rotta verso nord-ovest ....

ti abbraccio
Cristiana

il 16/02/2003 alle 21:37

Ho letto, di questo navigatore, il libro autobiografico " Solo intorno al mondo " e la sua figura mi ha colpito, sopratutto se confrontata con i moderni skipper che partecipano alla "coppa America o alle altre regate ( pensa che il giro del mondo in questione, Slochum lo fece su di un' imbarcazione " di seconda mano " che in precedenza era stata usata per la pesca delle ostriche perlifere, quella stessa imbarcazione che lo accompagnò nel suo ultimo viaggio). Grazie sempre per le belle parole. Un caro abbraccio.
Michele

il 17/02/2003 alle 17:04

Trovata la poesia di cui parli nel tuo commento. Una bella lirica, scritta in prima persona, con molta partecipazione . Ma ho visto che c'è anche un "diario di bordo" .
Ciao

il 22/09/2003 alle 18:17