il capretto passava
ed il cuoco gridava... pelati ! /
alla fine del mese
i menù già eran quasi finiti /
e io pensavo a mia madre
e vedevo
i suoi famosi bolliti /
il più buono era cotto
coi fiori
di zucca appassiti /
all'uscita dei bar i Campari
andavan giù a litri /
ed io astemio, trovavo il coraggio
per poi tracannarli /
poi tornavo in cucina a lessare
i carciofi ed i cardi /
e al telefono tu recitavi
poesie di Leopardi /
che anno è, che giorno è /
questo è il tempo
di diventare chef /
le mie mani, come vedi/
non tremano più /
e in fondo all'umido/
ci metto l'amido e ceci intensi/
che dan sapore /
e un buon odore di stufato
credi a me ! /
gnocchi al burro e telline e pentoloni /
dove scorrono dolcissime
zuppe inglesi e zabaglioni /
l'uniforme da gran cuoco
è dentro me... /
ma il coraggio di cuocere un
rost-beef ancora non c'è... /
gli involtini di manzo si rivestono di nuovi sapori / e le giovani quaglie si scaldano
tra le foglie di alloro /
tra funghetti di bosco castagne
e lamponi ai liquori /
se mi aiuti in cucina di certo
io ne verrò fuori ! /
altrimenti io cambio
mestiere...e farò il buttafuori ! /...
...che piatto è,..
dentro che c'è. ...
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