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Pubblicata il 04/03/2019
Non mi vedrai più in ginocchio
mai più implorante di cose sconosciute
nell’intuizione che ora uso solo per me.

la nascita delle mie rose candide
che spuntano da un nuovo terreno
sono nelle mani della mia cura
della madre di me stessa
della donna che non ha piu’ paura
di quell’incerta eternità.

non mi scuote più la tua oscurità
ho vinto la comprensione
ho tolto il tuo specchio
ho accettato la mia vera, la mia fede
senza sostegni se non il momento :
questo momento
come ogni attimo dove ci sono tutta
dove ci sono sempre.

verso il cielo, nel cielo
poiché inizia dove finisce la terra
dove prima sapevo, ora conosco.

nelle mie rose che faccio nascere e crescere
mi elevo, mi dono, accetto i segreti.
Un’ascesa lavorata
nelle salite sudate, nelle incertezze cacciate
dal falso amore : diviso in due.

non mi hai ingannato fino in fondo
la tua lingua biforcuta mi ha persa
ora sono una sola direzione.
Non più il ghiaccio di un cielo malato
ma il caldo dell’anima.
Brillo nei colori dell’intuizione
nel “per sempre” mi stanno accanto
mi scelgono mentre li scelgo
mi vengono incontro quando li voglio incontrare.

non più sofferenza
ma insieme al soffio.

susanna Deguidi
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Particolare complimenti

il 04/03/2019 alle 18:14

brava!

il 08/03/2019 alle 10:05