Una volta vi ho vista silenziosa,timida e ferma come il mare di notte che non si muove quando il vento lo chiama,non si muove per non fare arrabbiare la luna che trova lì il suo specchio,e di questo lo ringrazia e quando arriva lo fa diventare nero, e nera la sabbia e nero il cielo.
La luna lo ringrazia facendo diventare il mare una cosa come le altre, il colosso si confonde con il resto e può amare anche lui.Di giorno non può, si vergogna di essere tanto grande,tanto forte, non vuole farsi vedere dalla sua donna,vuole sembrare come gli altri,debole,indifeso e di notte si dichiara,ogni notte,quando il suo amore non può vederlo tutto intero,solo gli occhi e ogni notte la bacia sulla fronte e sta fermo per non farsi riconoscere così grande e pauroso.
Una volta vi ho vista triste, e pregavo per una sola delle vostre lacrime,pregavo per fare la strada di una lacrima;accarezzarvi le guance,lentamente,baciarvi alla fine della bocca,aggrapparmi al mento per non cadere,tenermi stretto con tutta la forza sperando di tornare indietro agli occhi,non come le altre che si sono rotte sulla strada. Non avete pianto quel giorno,perchè non meritavo,ma mi avete ritenuto degno dei vostri capelli e della vostra mano e di questo vi ringrazio,di cuore.
Una volta vi ho vista sorridere,con la forza della pioggia che punge il mare e taglia il vento e ferma i capelli,una pioggia che unisce.
E il mare stringe la sua donna per non farla bagnare,si solleva in piedi e la copre con la mano,non si vergogna più di come è, e il vento cambia strada,va a spingere le lacrime,le spinge dal basso per aiutarle a tornare su,a tornare negli occhi,e i capelli si stringono alle guance e le cantano quella poesia che ami prima che arrivi chi riporterà tutto com'era prima.
Di tutto questo vi ringrazio