Mi scopro sempre un poco
nel mio volto
se osservo quando sto facendo altro.
casca poi il cemento
freme poi il basalto
e sempre urlo "tana!" appena in tempo.
torno in me,
torno dietro il vetro,
torno spaventato e più sereno.
torno in ogni verso,
verso ancora inchiostro,
con questa lampada che fa da cielo:
capelli fanno ombra,
così mi so presente,
come ogni tiro mi mostra il respiro;
ancora
ancora un tiro
e ancora un altro tiro
che tanto perdo sempre a nascondino.
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